NERO    ︎︎︎︎︎︎



/né·ro/aggettivo

néro2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. Il colore nero: vestire di n.; tingere in n. o di n.; avviso listato di n., in segno di lutto. Spesso in opposizione con bianco: non distinguere il n. dal bianco, non essere capace di distinguere tra cose e qualità molto diverse tra loro; mettere n. su bianco, mettere per scritto; disegno, fotografia, film, cinema in bianco e n. (per queste, e altre simili locuz., v. bianco2, n. 3 c); in opposizione a rosso (v. rosso, n. 2 f), nel linguaggio contabile, chiudere in n., conti in n., e sim., in attivo o in pareggio. In araldica, il nero è uno dei quattro colori principali, indicato nel tratteggio con linee verticali e orizzontali incrociate. Con altro sign., pagare, farsi pagare in n., senza osservare le norme fiscali, cioè mediante compenso che non figura nella regolare contabilità. 2. a. Parte nera di una superficie o di un oggetto, in quanto si può contrapporre ad altra parte di colore diverso: scurire i grigi e chiarire i n., in un disegno; facendo lampeggiare ora il bianco, ora il n. di due occhi grifagni (Manzoni). Nel gioco della roulette, il nero è una delle combinazioni possibili, in quanto la serie dei numeri è scritta sia su caselle rosse sia su caselle nere: puntare sul n. (o, come agg., sul 13 nero). b. In fitopatologia, per lo più nella locuz. mal del nero, malattia di alcune piante, sinon. di fumaggine.